Si tratta di finanziamenti che ci consentiranno di attivare azioni mirate per agire sui livelli di competenza dei nostri studenti favorendo così una ricaduta anche in termini di sviluppo socio-culturale e di crescita occupazionale del Paese – spiega il Ministro – Grazie ai fondi Pon, offriremo ai nostri ragazzi una risposta migliore anche in termini di ambienti di apprendimento, con un’attenzione all’edilizia scolastica e agli strumenti per una didattica innovativa. Partiamo oggi con una circolare informativa alle scuole ma già nei prossimi giorni avremo il primo bando che riguarda il cablaggio degli istituti”.
La circolare inviata oggi, attraverso una descrizione dettagliata del Programma, punta a mettere le istituzioni scolastiche in condizione di conoscere le opportunità offerte dal Pon. Un Programma plurifondo (unisce stanziamenti del Fesr – Fondo europeo di sviluppo regionale – e dell’Fse – Fondo sociale europeo) con il 40% di risorse in più per il 2014-2020 rispetto alla programmazione precedente.
Le risorse saranno destinate per il 70% alle Regioni meno sviluppate (Calabria, Campania, Sicilia, Puglia e Basilicata), per il 23,6% a quelle più sviluppate (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio) e per il 6,4% a quelle cosiddette in ‘transizione’ (Abruzzo, Molise e Sardegna). Per la prima volta il Pon Istruzione riguarda tutto il Paese e non solo le Regioni in via di sviluppo.
Quattro sono gli assi sui quali dovranno svilupparsi gli interventi finanziati con i fondi Pon: Istruzione (Asse I), Infrastrutture per l’istruzione (Asse II), Capacità istituzionale e amministrativa (Asse III), Assistenza tecnica (Asse IV).
Sarà dedicata una particolare attenzione ad alcune tipologie di azioni: contrasto alla dispersione scolastica, potenziamento delle competenze chiave, alternanza scuola-lavoro, formazione professionale dei docenti, competenze dei docenti in ambiti specifici, promozione delle eccellenze, attività laboratoriali, sviluppo dei CPIA (Centri per l’Istruzione degli adulti) e rafforzamento delle competenze degli adulti. Altro ambito di intervento sarà quello del potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli ambienti di apprendimento.
Ogni Ufficio scolastico regionale avrà una struttura idonea e personale dedicato per garantire supporto alle scuole e l’efficacia delle attività programmate dalle istituzioni che decidono di sfruttare le opportunità offerte dai Fondi Ue.
Questo post è stato pubblicato il 19 Aprile 2015
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