UNIVR – Lotta contro il cancro: risultati raggiunti e nuove sfide

225 scienziati a Verona per il decimo meeting del Consorzio internazionale Genoma del cancro

Dal 15 al 17 febbraio l’Italia ospiterà il decimo incontro del Consorzio internazionale del genoma del cancro, Icgc. L’annuncio arriva oggi, mercoledì 4 febbraio, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro. Più di 220 ricercatori provenienti dai Paesi aderenti al consorzio si riuniranno a Verona per discutere su quanto scoperto finora e sulle future strategie da metter in atto per la lotta alle neoplasie. Il meeting si tiene nella  città scaligera poiché sede di Arc-Net, centro di ricerca applicata sul cancro dell’università di Verona coordinato da Aldo Scarpa, che rappresenta l’Italia nel Consorzio internazionale del genoma del cancro con l’impegno di studiare il genoma di 250 tumori del pancreas di donatori curati dall’Istituto del Pancreas diretto da Claudio Bassi, e grazie un finanziamento ad hoc del Ministero dell’Università e Ricerca e a contributi successivi del ministero della Salute e di Airc.

L’Icgc coordina gli sforzi di sequenziamento del genoma nei tumori sia comuni che rari e ha l’obiettivo di identificare le mutazioni che provocano il cancro in più di 25.000 donatori. Questo attraverso il sequenziamento di 500 casi per ciascuno dei 50 tipi di cancro di rilevanza clinica e sociale nel mondo. A oggi i ricercatori che operano nel consorzio hanno compiuto metà del lavoro identificando le mutazioni nei tumori di 12.807 donatori.

Il congresso

Dal 15 al 17 febbraio, nel Palazzo della Gran Guardia di Verona, gli scienziati faranno un resoconto dei progressi fatti su vari fronti e condivideranno l’obiettivo della fase successiva, ’Icgc2”: collegare i dati del genoma ai dati clinici. Questo al fine di sviluppare applicazioni che permettano diagnosi precoci,  trattamenti più efficaci e individualizzati per i pazienti, sia con l’impiego di farmaci esistenti che attraverso lo sviluppo di nuovi farmaci.

 “La sfida contro il cancro – spiega Aldo Scarpa, direttore di Arc-Net – è enorme e l’unico modo per spuntarla è attraverso la collaborazione tra i grandi centri internazionali. Il meeting veronese vedrà al lavoro le migliori menti del mondo che lavorano su genoma e cancro con l’obiettivo di affrontare questa sfida e trovare nuove soluzioni per la lotta contro questa malattia”.

“Attualmente – spiega Tom Hudson, fondatore dell’Icgc, presidente e direttore scientifico dell’Istituto per la ricerca sul cancro dell’Ontario, Canada – sono in corso 83 progetti dell’Icgc in istituti di ricerca al lavoro tra Europa, Asia, Nord America, Sud America e Australia. Si tratta di ricerche e progetti che aiuteranno a gettare le basi per lo sviluppo di strategie per la prevenzione e per nuove terapie personalizzate”.

Arc-Net è un polo di riferimento a livello internazionale sulla ricerca onco-biologica grazie alla stretta collaborazione tra competenze e buone pratiche presenti all’interno dell’università di Verona e dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata. Il centro scaligero si occupa di studio, analisi e il trattamento delle neoplasie grazie alla stretta collaborazione tra l’Oncologia medica universitaria, l’attività pluriennale di centri chirurgici scaligeri di eccellenza impegnati nella cura delle neoplasie pancreatiche ed epatiche e la presenza di un’ Anatomia patologica che si è distinta nel panorama internazionale da decenni per l’impegno continuo nella innovazione diagnostica.

Il Consorzio internazionale genoma del cancro è un consorzio tra istituzioni scientifiche pubbliche creato per dare inizio e coordinare i progetti di ricerca che nel mondo hanno in comune lo scopo di creare una mappa delle mutazioni del Dna genomico dei diversi tipi di tumore conosciuti. Le organizzazioni e i centri che partecipano al consorzio internazionale seguono identiche normative per il consenso informato e la tutela della privacy per essere certi che tutti i campioni di tessuto siano codificati e conservati in modo da proteggere l’identità dei pazienti partecipanti allo studio. Per rendere massimo il beneficio pubblico derivato dalla ricerca dei membri i dati sono resi rapidamente disponibili ai ricercatori competenti sul sito del consorzio.

Questo post è stato pubblicato il 13 Febbraio 2015

Redazione

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