“Occorre una stabile politica della ricerca, fondata su una programmazione almeno triennale, che superi modalita’ quali gli interventi dell’ultima ora sulla legge di stabilita’ o i provvedimenti parziali o temporanei, che non rinvii puramente ai fondi Horizon 2020, contenitore utile, si’, ma sappiamo sempre meno capace di rispondere alle esigenze della ricerca fondamentale”. Lo ha detto il rettore dell’Universita’ di Torino Gianmaria Ajani nel corso della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico. Il rettore di Torino ha sottolineato poi come la “disciplina legislativa che governa i meccanismi di valutazione della ricerca e della didattica di dottorato non incentiva, ma piuttosto penalizza, l’utile azione di collaborazione tra atenei. E questo uno dei molti aspetti nei quali la normativa di valutazione pone inutili e faticosi ostacoli alla cooperazione all’interno del sistema universitario”. (AGI) .
Questo post è stato pubblicato il 4 Dicembre 2014
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