In Italia si spendono 100 euro a persona per finanziare l’universita’ e 300 euro a persona per finanziare il gioco d’azzardo”. Lo ha detto Giuseppe Movelli, rettore dell’Universita’ Tor Vergata di Roma, in occasione della cerimonia inaugurale dell’anno accademico 2014-2015 che si sta tenendo questa mattina all’ateneo. “L’universita’ e’ una fabbrica di idee e talenti. Non e’ un costo che bisogna tagliare – ha aggiunto il rettore – ma un investimento”. “Molti Paesi europei, non il nostro, hanno individuato nelle Universita’ – ha detto ancora Novelli – il volano per la crescita e hanno aumentato i finanziamenti, legando le risorse alle performance. Ebbene anche le universita’ italiane hanno accettato la valutazione come sistema di finanziamento.
Quest’anno il 30 per cento del finanziamento sara’ erogato su base competitiva, mentre il prossimo la percentuale raggiungera’ il 50 per cento, molto al di sopra della media europea. Per qualita’ siamo al di sopra, ma per quantita’ di finanziamento molto al di sotto”. Novelli ha ricordato che la Conferenza dei Rettori ha di recente chiesto al presidente del Consiglio di agganciare il finanziamento delle universita’ al Pil. “Noi siamo pronti a scommettere insieme al Governo sul Paese – ha sottolineato Novelli – e sulla sua ripresa economica. Infatti, se il Pil mondiale e’ costituito per il 50 per cento dalla cultura e dalla formazione, noi non siamo preoccupati, anzi”. (AGI) .
Questo post è stato pubblicato il 25 Novembre 2014
Vacanze studio in Inghilterra rappresentano una delle scelte migliori per genitori che desiderano offrire ai propri…
Quando si gioca su piattaforme di intrattenimento digitale, uno degli aspetti fondamentali per garantire un’esperienza…
La ricerca di un alloggio è una delle sfide più grandi per gli studenti universitari…
Nel mondo del lavoro di oggi, le competenze digitali sono diventate essenziali, non solo per…
Il 32% dei giovani italiani considera il lavoro una priorità. Un dato che colloca la…
L'ansia è una reazione naturale del corpo allo stress, ma quando diventa frequente può impattare…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy