Di un “Ateneo a responsabilità sociale” ha parlato il rettore Luigi Lacchè nella sua relazione, cioè di un Ateneo “sempre più consapevole del ruolo che svolge e che può svolgere a vantaggio della sua comunità: gli studenti, le famiglie, le imprese, gli enti locali e le istituzioni”. Un impegno che, negli ultimi anni, si è tradotto come attenzione al diritto allo studio, con oltre tre milioni di euro investiti, e come trasferimento di conoscenze e competenze, come dimostrato dalle quaranta borse per dottorati di ricerca Eureka all’interno di aziende marchigiane di elevato profilo; dal Luci, il Laboratorio umanistico per la creatività e l’innovazione, attorno al quale stanno prendendo forma le prime start up; o, ancora, dalla prima spin off Unimc, Playmarche srl, specializzata nel campo della produzione culturale.
In anni difficili (2011-12; 2012-13; 2013-14) Unimc ha fatto segnare un “più” nelle immatricolazioni su un totale di circa undicimila iscritti. E tale tendenza viene confermata anche dai dati, pur provvisori, delle immatricolazioni in corso: duemila le nuove matricole, con un aumento, a oggi, del 13 per cento per tutto l’ateneo e ben del 20 per cento per il corso di laurea triennale in Mediazione linguistica. “Un numero altissimo, a dimostrazione del fatto che la nostra sede, malgrado il mancato miglioramento del trasporto locale, viene percepita come attrattiva”, ha commentato Lacchè, ricordando come il trasferimento da Civitanova sia stato inevitabile, pena la chiusura del corso da parte del Miur, a causa di una sede dove le lezioni, lo scorso anno “erano iniziate con un mese di ritardo e solo grazie al nostro intervento. Gli studenti non frequentavano ma bivaccavano in una sede, da anni, inadeguata”.
Per il prossimo anno l’ateneo continuerà a spingere sul pedale dell’internazionalizzazione. Alle attuali sei lauree a doppio titolo con Università estere, al corso di laurea magistrale in inglese in International Politics and Economic relations, si aggiungeranno, nell’anno accademico 2015-2016, due nuove lauree magistrali in inglese, una in International economics and business, l’altra in Tourism Management.
Il rettore ha ricordato il ruolo centrale giocato dall’Ateneo nello studio della lingua e della cultura cinese e nei rapporti sempre più stretti con la Cina grazie a tre pilastri: gli ottimi corsi di cinese del Dipartimento di studi umanistici, il China Center e l’Istituto Confucio, i cui docenti cinesi insegnano in 15 istituti superiori di Marche, Abruzzo e Umbria e, a breve, anche della Puglia.
Il lavoro fatto verso la Cina è di stimolo anche per altre possibili iniziative, per esempio verso la Russia e le ex-repubbliche sovietiche. Unimc, che quest’anno ha organizzato una ricchissima Settimana russa, è già in contatto con la Fondazione “Russky Mir”, l’equivalente degli Istituti Confucio. “Il nostro obiettivo – ha detto il rettore – è quello di porre le basi per far nascere a Macerata un centro di russistica utilissimo anche per il mondo delle imprese”.
Grandi passi avanti sono stati compiuti anche sul fronte della ricerca. “In due anni abbiamo vinto 8 progetti, sette europei, uno regionale, per quasi 3 milioni di budget totale, di cui 1,8 milioni gestiti da Unimc. Nel 2014 abbiamo confermato i buoni risultati raggiunti. Sono stati presentati sinora 40 progetti, di cui circa la metà in attesa di valutazione”.
Grazie a un’attenta gestione del bilancio e a una riorganizzazione interna del personale, che è quasi il 7% in meno rispetto al 2010, “sono stati potenziati molti servizi e intraprese nuove iniziative, a riprova che è possibile facendo meglio, fare di più con meno”, ha sottolineato il direttore generale Mauro Giustozzi. Nell’anno in corso sono stati inaugurati il collegio padre Matteo Ricci (ex-Cras) con 130 posti letti e le nuove aule multimediali del Polo Pantaleoni, per quasi 140 postazioni. Il Dipartimento di Giurisprudenza sta rinnovando quasi tutte le sue aule; sono stati fatti interventi sui laboratori linguistici di Studi Umanistici. Al Dipartimento di Economia e diritto sarà assegnato Palazzo Chiappini in via Crescimbeni, edificio di grande pregio e funzionale. Nei prossimi mesi si lascerà anche Palazzo Conventati per valorizzare Palazzo Ciccolini.
Commozione al momento della consegna degli attestati di benemerenza al personale in pensione, tra i quali spiccano nomi che hanno fatto la storia recente dell’Ateneo, come quello di Alberto Febbrajo, rettore dal al, e i docenti Hans Georg Grüning, Silvia Ferretti, Danielle Levy e Diego Piacentino e gli impiegati Anna Bordi, Paola Contardi, Maria Giovanna Giannuzzo, Gabriella Morandi, Loretta Moretti , Tiziana Pepegna e Marisa Vittorini.
La cerimonia si è conclusa con i saluti di Umberto Silvi in rappresentanza del personale tecnico amministrativo e di Francesco Annibali per gli studenti.
Questo post è stato pubblicato il 6 Novembre 2014
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