
“Nella nota dedicata al nostro Paese – sottolinea il Ministro – l’indagine evidenzia che il livello di istruzione in Italia è progressivamente aumentato, specie fra le donne, e che sta migliorando la qualità della nostra istruzione di base. Spiccano in negativo – continua – i numeri preoccupanti dei Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, e il decremento degli investimenti in istruzione fra il 2008 e il 2011. Questo governo – prosegue Giannini – ha deciso di invertire la rotta, mettendo la scuola, #labuonascuola, al centro della sua azione. Il rafforzamento dei percorsi di alternanza scuola-lavoro e l’arricchimento delle competenze dei nostri ragazzi sono la nostra priorità”.
Quanto agli insegnanti, “l’Ocse sottolinea come proprio la mancanza di assunzioni in numero sufficiente in passato si sia tradotta in un invecchiamento del corpo docente. Il nostro piano – conclude Giannini – abolisce il precariato, immette nella scuola insegnanti che hanno in media 40 anni e apre le porte ai giovani neo abilitati con assunzioni per concorso. Questa è la nostra risposta”.
Questo post è stato pubblicato il 10 Settembre 2014
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