Categorie: Attualità

Provocate da bovini 74% emissioni gas effetto serra

Aumentano a forte ritmo nel nostro pianeta i gas ad effetto serra emessi dal bestiame, responsabili di circa il 10% delle emissioni ad effetto serra globali. Il bestiame rilascia metano attraverso i microorganismi che sono coinvolti nel processo di digestione animale, e protossido di azoto attraverso la decomposizione del letame. Il dottor Dario Caro e il professor Simone Bastianoni del gruppo di Ecodinamica dell’Università di Siena, in collaborazione con i professori Ken Caldeira (Stanford University) e Steven Davis (Università della California) hanno stimato le emissioni di gas serra dovute a 11 tipi di bestiame, relative a 237 nazioni e rilasciate nell’ultima metà del secolo trovando che globalmente dal 1961 al 2010, tali emissioni sono aumentate del 51%.

Il 74% delle emissioni mondiali è causato dai bovini. Questo è principalmente dovuto all’abbondanza di mucche da latte ma anche dalla grande quantità di metano e protossido di azoto emessi dai bovini da carne rispetto agli altri animali. Le pecore contribuiscono per il 9%, i bufali il 7%, i maiali il 5% e le capre il 4%. “Possiamo riassumere così: mangiare tanta carne contribuisce al cambiamento climatico – dice il professor Bastianoni -. Da un punto di vista ambientale, sarebbe meglio che la popolazione umana seguisse di più l’esempio della dieta mediterranea, ricca di carboidrati e verdura, limitando l’uso della carne. Un miglioramento si avrebbe comunque anche dal preferire carni di maiale e pollo al posto di quelle di vitello” conclude Bastianoni.

Ci si aspetta che la crescita aumenti ulteriormente visto che, per il 2050, è previsto il raddoppio della richiesta di prodotti derivanti dal bestiame, come carne, latte e uova. Il team di ricerca ha rilevato una grande differenza tra le emissioni rilasciate dai paesi in via di sviluppo, che risultano essere i maggiori responsabili di questo incremento, e i paesi sviluppati che invece hanno raggiunto il loro livello massimo di emissioni negli anni ’70, per poi diminuire nel tempo fino ai giorni nostri. “L’anidride carbonica rilasciata dall’uso di combustibili fossili e dalla deforestazione rappresenta la porzione più ampia dei gas serra che hanno effetto sul cambiamento climatico – spiega il dottor Caro dell’Università di Siena – tuttavia, metano e protossido di azoto, le sostanze prodotte dal bestiame, rappresentano circa il 28% del contributo al riscaldamento globale”. Se da una parte il processo di sviluppo mondiale sta portando ad una riduzione delle emissioni causate da un singolo animale, dall’altra c’è un forte aumento della richiesta di carne e altri prodotti derivanti dal bestiame. Come risultato, queste emissioni di gas continuano ad aumentare vertiginosamente sul nostro pianeta”. (ANSA).

Questo post è stato pubblicato il 17 Luglio 2014

Redazione

Articoli scritti dalla Redazione.

Messaggi recenti

Fuori sede ai fornelli: cosa non deve mai mancare in dispensa

La vita da universitario fuori sede segna un momento di grande crescita, non solo accademica…

8 Gennaio 2025

Come imparare l’arabo: consigli, risorse e opportunità

L'arabo è una delle lingue più affascinanti e parlate al mondo, con oltre 300 milioni…

4 Gennaio 2025

I migliori giochi di carte e da tavolo per studenti universitari durante le feste natalizie

Le festività natalizie sono il momento perfetto per rilassarsi, divertirsi e trascorrere del tempo di…

2 Gennaio 2025

Come guadagnare giocando online quando si è studenti universitari

Essere uno studente universitario comporta spesso dover fare i conti con un budget limitato e…

31 Dicembre 2024

Bonus studenti 2025: le agevolazioni previste nel nuovo anno

Bonus studenti 2025: è stata da poco approvata la nuova Legge di Bilancio che, anche…

31 Dicembre 2024

Scuola online: la soluzione ideale per chi frequenta l’università

Il mercato del lavoro è sempre più competitivo: può sembrare una frase fatta eppure non…

30 Dicembre 2024