La vicenda risale al lontano 2007, la ragazza si autocertifica il superamento di 4 esami falsifica le firme dei professori, e si attribuisce un ventotto, due 30 e un 30 e lode. Poi con il libretto si presenta in segreteria studenti per chiedere l’ammissione all’esame di Laurea.
Peccato che in segreteria, come per tutte le domande del genere, incrocino i dati presentati dalla studentessa con quelli dei verbali d’esame, scoprendo la verità. Il giudice ha inoltre emesso un verdetto di censura nei confronti del preside di facoltà e del direttore di corso per omessa denuncia.
Per questo il giudice l’ha ritenuta colpevole per falsità ideologica e materiale ed ha previsto il provvedimento shock.
Questo post è stato pubblicato il 20 Giugno 2014
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