Sembra dare conferma di quanto detto all’Università di Palermo. La Giannini ci ripensa, addio al modello francese, tutto rimane come prima.
‘Sul numero chiuso per le facolta’ universitarie ho espresso una perplessita’ sul metodo di selezione utilizzato in questi anni, che sappiamo e’ costituito da una serie di test che investono varie discipline per sondare la conoscenza di materie che poi verranno studiate”.
Stefania Giannini a ”Prima di tutto”, Radio 1, si esprime sulla efficacia del numero chiuso negli accessi universitari. ”Questo metodo introduce nella realta’ italiana un sistema che e’ poco familiare per i nostri studenti. Nel mondo anglosassone, viceversa, gli studenti incontrano molto di frequente lo strumento del test nella loro carriera scolastica. Il nostro e’ un sistema che si giova di altri strumenti di valutazione. Quindi – ha precisato il ministro Giannini- occorre fare una seria riflessione.
Penso alla Francia, ad esempio, che liberalizza l’ingresso a medicina per poi selezionare molto severamente gli studenti durante il primo anno di corso. Questa decisione implica ovviamente una serie di difficolta’ per gli atenei, comunque e’ una discussione che si apre. Il prossimo anno accademico 2014-2015 – ha concluso il ministro Giannini- naturalmente si strutturera’ con le regole gia’ in vigore, quindi gli studenti che hanno effettuato il test questa primavera continueranno a fare riferimento a questo strumento”.