Il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, ieri e l’altro ieri ha partecipato al quarantaduesimo incontro del Carnegie Group, che raccoglie con cadenza annuale i Ministri della Ricerca e della Scienza dei paesi appartenenti al G7, insieme a quelli di India, Brasile, Sud Africa, Cina, Messico e a rappresentanti della Commissione Europea.
Durante l’incontro, che si è svolto ad Oxford, sono stati trattati numerosi temi relativi all’organizzazione internazionale della ricerca, con specifico riferimento a tre settori particolarmente rilevanti: la ricerca necessaria a contrastare la crescente resistenza dei batteri agli antibiotici, le grandi infrastrutture internazionali di ricerca e la nuove competenze necessarie a diversificare e a rendere più efficiente e sicuro l’utilizzo delle fonti energetiche su scala globale. In particolare, sul tema delle infrastrutture, il Ministro ha riaffermato la volontà dell’Italia di svolgere un ruolo di primo piano in Esfri, il forum strategico europeo sulle infrastrutture e di voler sfruttare al massimo lo strumento dell’Eric per realizzare consorzi europei tra strutture di eccellenza. Per ciò che riguarda la ricerca in campo antibiotico, il Ministro ha sottolineato la disponibilità delle numerose eccellenze del nostro sistema della ricerca alla collaborazione internazionale, ricordando l’importanza della Joint Programming Initiative coordinata dalla Commissione Europea su questo tema.
A margine dell’incontro, il Ministro ha visitato, accompagnato dal Ministro della Scienza del Regno Unito, David WIllets, l’Università di Oxford, soffermandosi in particolare presso l’Istituto di Ingegneria Biomedica, dove il Direttore dell’Istituto, Prof. Tarassenko, ha illustrato le attività di ricerca multidisciplinare condotte presso lo stesso Istituto. In questa occasione, il Ministro si è resa personalmente disponibile per la dimostrazione di una nuova tecnologia che, attraverso una telecamera, consente il monitoraggio dei principali parametri vitali di una persona. La collaborazione con il reparto di medicina neonatale ha consentito ai ricercatori di sviluppare un’applicazione tecnologica in grado di monitorare in tempo reale con una webcam i neonati prematuri durante le loro prime settimane di vita in incubatrice, dimostrando ancora una volta l’impatto diretto dell’avanzamento della conoscenza scientifica sulle condizioni di vita di noi tutti.
A chiusura dei lavori, a fronte della disponibilità manifestata dal Ministro Giannini ad ospitare il prossimo incontro, i Ministri presenti hanno concordato sulla decisione di riunire il Carnegie Group in Italia tra il 2015 e il 2016.
Questo post è stato pubblicato il 2 Giugno 2014
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