Università della Calabria – Un bilancio decisamente positivo e incoraggiante. E una serie di progetti di grande spessore artistico e culturale, che fanno ben sperare per il futuro del Teatro Auditorium dell’Università della Calabria.
La conferenza stampa organizzata dal Centro Arte Musica e Spettacolo (CAMS) questo pomeriggio, nel foyer del TAU, ha messo in luce l’intensa attività che è stata ospitata negli ultimi mesi nella grande struttura dell’Ateneo, con la presenza di artisti di fama internazionale grazie ai quali è stato spesso registrato il tutto esaurito.
I lavori dell’incontro con i giornalisti sono stati introdotti dal direttore del Dipartimento di Studi umanistici, Raffaele Perrelli, che si è complimentato con i protagonisti della stagione teatrale dell’Università della Calabria, definita “una scommessa vinta grazie al felice connubio con essa è riuscita ad assicurare tra successo di pubblico, ricerca scientifica e didattica>.
Una entusiasmante galoppata lungo i sentieri dell’arte, del teatro e della musica di cui, per Perrelli, la due giorni con l’attore Toni Servillo rappresenta la cartina di tornasole e tra le più convincenti e entusiasmanti espressioni.
La parola, a questo punto, è passata al presidente del Dams e componente del Comitato scientifico del Cams, Roberto De Gaetano, che ha ripercorso le diverse tappe della stagione artistica di cui il teatro Auditorium dell’Unical è stato protagonista.
In particolare, De Gaetano ha ricordato alcune iniziative che hanno registrato la partecipazione degli studenti e che hanno avuto anche una eco nazionale, come le installazioni realizzate dal regista Frammartino, il progetto dedicato a William Shakespeare e la produzione, in collaborazione con “Teatri uniti” intitolata “Dolore sottochiave”, che sarà presentata al Festival internazionale di Napoli il prossimo 19 giugno.
A De Gaetano ha fatto eco Bruno Roberti, il quale ha sottolineato il ruolo che l’Università della Calabria svolge oggi nel panorama artistico del Sud e parlato dei progetti in cantiere per la prossima stagione, che punteranno l’attenzione sugli autori più giovani del cinema italiano.
Dal canto suo, Angelo Curti, produttore di “Teatri Uniti”, non ha nascosto la sua meraviglia per le strutture artistiche dell’Unical e per l’accoglienza riservata dal pubblico alla spettacolo di Servillo, della cui soddisfazione e del cui apprezzamento il produttore partenopeo si è reso interprete.
“Per noi – ha detto tra l’altro Curti – “oggi è più semplice lavorare in Calabria che nella nostra regione, perché c’è la possibilità di compiere un percorso comune di grande valore capace di irradiarsi in tutta Italia”.
L’incontro con i giornalisti è stato chiuso dall’intervento di Fabio Vincenzi, direttore artistico del Teatro Auditorium, che ha sottolineato “l’importanza dei risultati ottenuti anche alla luce delle limitate risorse a disposizione”, il che – ha detto – “dimostra che investire in cultura assicura ricadute concrete e ritorni economici significativi”.
Vincenzi ha concluso il suo intervento auspicando un impegno maggiore sia da parte dell’Università della Calabria che dei privati, i quali possono avvantaggiarsi dei recenti provvedimenti approvati dal governo Renzi che prevedono consistenti sgravi fiscali per gli investimenti culturali.