Cori da stadio per Rudi Garcia alla Luiss. Il tecnico della Roma incontra gli studenti e l’aula dell’Università romana si trasforma in una caldissima Curva Sud.
“Mi avevano detto: andiamo alla Luiss, che è un’università, con tutti gli studenti. Ho detto va bene, perché i giovani sono il futuro, non solo di Roma ma del mondo intero. Ma non mi aspettavo questo Olimpico bis, bravi”.
L’occasione dell’incontro, a cui partecipano anche il direttore generale della Luiss Gianni Lo Storto e il prorettore Roberto Pessi, è la presentazione del suo libro: “Il calcio è la mia vita. Tutte le strade portano a Roma”. Ma il discorso scivola presto via sul calcio giocato: “Penso che sono un insoddisfatto eterno. E quello è un vantaggio perché voglio sempre migliorare, fare meglio, che sarà anche l’obiettivo della stagione prossima”.
Garcia incassa gli applausi e conferma: a due giornate dalla fine di un campionato che ha già emesso i suoi verdetti d’alta classifica non vuole cali di tensioni. Quello di Catania deve restare un episodio: “Non ho avuto tante occasioni in questa stagione di gestire una sconfitta. Hanno scoperto questa settimana un allenatore arrabbiato. Spero abbiano capito che questo può succedere una volta, ma mi auguro che non succederà più. Sono sicuro, ma già ero sicuro domenica a Catania di questa cosa, che domenica vedremo 11 lupi in campo contro la Juventus”.
Il riferimento è a Roma-Juventus, partita considerata ad alto rischio incidenti. “Attenzione, perché succedono nel calcio delle cose brutte, come abbiamo visto per esempio prima della finale di Coppa Italia e che sono un po’ lo specchio della società. Non è un romanista che litiga con un napoletano fuori dallo stadio tre ore prima, è uno stupido, come può succedere nella vita”. L’applauso è spontaneo: Garcia ha convinto tutti. Almeno i presenti. (Tmnews)