E’ morta nel sonno la professoressa Emma Castelnuovo, coraggiosa sperimentatrice e innovatrice della didattica matematica in Italia. Da poco la grande studiosa aveva compiuto cent’anni e un mese fa la Icmi (International Commission on Mathematical Instruction) aveva deciso di istituire il Premio “Emma Castelnuovo” come riconoscimento per eccezionali traguardi raggiunti nella pratica delle didattica della matematica. Quintogenita di Guido Castelnuovo e di Elbina Enriques, sorella del matematico Federigo Enriques, Emma Castelnuovo era nata a Roma il 12 dicembre 1913. Dopo la laurea nel 1936 all’Universita’ di Roma, ha iniziato a lavorare come bibliotecaria presso l’Istituto matematico dell’Universita’ di Roma, che oggi porta il nome del padre. Nell’agosto del 1938 vinse la cattedra di insegnante di scuola media ma, essendo di religione ebraica, alcuni giorni dopo fu sospesa dal servizio a causa delle leggi razziali. Dal 1939 al 1943 insegno’ nella scuola israelitica e nel 1943 la famiglia Castelnuovo sfuggi’ ai rastrellamenti nazisti, rifugiandosi presso amici, ospedali, istituti religiosi. Fu reintegrata al servizio solo dopo la guerra, insegnando presso la scuola media Torquato Tasso di Roma fino al 1979. Emma Castelnuovo ha rivoluzionato completamente il modo di insegnare la matematica, e in particolar modo la geometria euclidea. Nel 1944 fondo’ l’Istituto romano di cultura matematica e riuni’ per anni, ogni sabato pomeriggio, i suoi colleghi insegnanti di matematica per spingerli a un ripensamento dei programmi e dei metodi educativi. In quel periodo comincio’ a delineare il suo nuovo ‘metodo attivo’ per l’insegnamento della geometria intuitiva.
Poco tempo dopo, nel 1948, La Nuova Italia pubblico’ il suo volume ‘Geometria intuitiva’ seguito da ‘Didattica della matematica’ e ‘La matematica nella realta”. A lei si deve, in sostanza, se in Italia matematica e geometria sono state insegnate nel dopoguerra in un modo piu’ dinamico e comprensibile rispetto al passato. Il 10 marzo 2009 era stata insignita dell’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ‘per la passione e l’impegno profusi nel suo lavoro, che le hanno permesso di elaborare proposte didattiche profondamente innovative’. (AGI